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French Bulldog: colorazione esotica e standard

Il Bouledogue Français nasce dal meticciamento di cani di tipo Bulldog e cani di tipo Terrier nelle colorazioni standard bringee, fulvo, caille e bianco fulvo, colorazione sempre esistita nella razza ma riconosciuta solo recentemente. Successivamente grazie al meticciamento con razze molto più sane e funzionali del tipico Bulldog Francese (tra tutte lo Staffordshire ha dato il contributo maggiore), sono state selezionate le colorazioni cosiddette esotiche, ottenendo il blu, il choco, il merle ecc.

 

Queste colorazioni hanno riscosso grande apprezzamento in tutto il mondo, ma non sono riconosciute dalla Federazione Cinologica Internazionale perché il Club Francese che detiene lo standard di razza non le ha mai ammesse. Le sopracitate colorazioni sono riconosciute in tante altre razze e non comportano di per sé problemi di salute, ma non essendo proprie della storia del Bouledogue ma frutto di outcross con altre razze, sono considerate inquinamento genetico. Gli esotici sono quindi ufficialmente dei meticci, in quanto non accettati dal club di razza francese, al quale spetterebbe il diritto esclusivo di poter richiedere all fci l’ammissione di nuove colorazioni.

 

Queste colorazioni hanno riscosso grande apprezzamento in tutto il mondo, ma non sono riconosciute dalla Federazione Cinologica Internazionale perché il Club Francese che detiene lo standard di razza non le ha mai ammesse. Le sopracitate colorazioni sono riconosciute in tante altre razze e non comportano di per sé problemi di salute, ma non essendo proprie della storia del Bouledogue ma frutto di outcross con altre razze, sono considerate inquinamento genetico. Gli esotici sono quindi ufficialmente dei meticci, in quanto non accettati dal club di razza francese, al quale spetterebbe il diritto esclusivo di poter richiedere all fci l’ammissione di nuove colorazioni.

Per quanto riguarda la costruzione fisica dei Frenchie di colorazione esotica va riconosciuto che è similare a quella dei soggetti fci, e si discosta dallo standard avvicinandosi alla salute morfofunzionale dei soggetti proprio grazie al fatto che le razze utilizzate per ottenere le colorazioni esotiche sono costruite in modo nettamente più sano rispetto al tipico Bouledogue Français. I tre punti sensibili dei Bulldog francesi sono: il cranio brachicefalo, la linea dorsale discendente verso l’anteriore ed il posteriore dritto. Negli esotici abbiamo tendenzialmente una canna nasale più sviluppata con narici aperte, che riduce l’incidenza del palato molle allungato agevolando di gran lunga la respirazione, una linea dorsale parallela al terreno che riduce la problematica delle ernie spinali, un posteriore più angolato che facilita il movimento stressando in modo minore l’articolazione delle anche e del ginocchio. Abbiamo quindi una costruzione tendenzialmente più sana grazie al meticciamento con razze che non presentano queste sensibilità, mentre purtroppo molti allevatori di Bouledogue standard fci in passato sono caduti in gravi eccessi, rendendo la razza famosa per le sue problematiche fisiche. Ricordiamoci inoltre che la variabilità genetica è alla base delle salute di ogni organismo, e l’immissione di sangue non proprio della razza Bulldog Francese ha portato una ventata di salute pur modificando leggermente i tratti somatici verso una costruzione più sana e funzionale.

Il grave errore che viene commesso da molti allevatori amanti esclusivamente del Bouledogue Fci, è quello di spaventare i neofiti millantando gravi problemi di salute delle colorazioni esotiche, essendo vero esattamente il contrario, perché come ho appena illustrato la realtà corrisponde all’esatto opposto. Il voler terrorizzare le persone tramite articoli privi di qualsiasi fondamento zootecnico scientifico, mette in grave confusione i neofiti, che tendono a prendere per buono tutto ciò che trovano in rete, non avendo esperienza diretta sull’argomento. Si è venuta così a creare una leggenda metropolitana sulle colorazioni esotiche, che sarebbero più delicate, create in laboratorio o frutto esperimenti genetici, ma tutto ciò è semplicemente FALSO!

 

Il problema per molti allevatori è che il grande pubblico è ammaliato dalla bellezza di soggetti Bulldog francese di colore blu, cioccolato, merle, lilac e questo porta ad un calo di interesse verso soggetti standard, seppur figli di riproduttori pluripremiati. Io avendo allevato entrambe le varietà mi sento di consigliare uno standard Fci a tutti coloro che sono appassionati alla storia della razza, in quanto la cinofilia è cultura e la conservazione delle razze pure fa parte del patrimonio zootecnico internazionale, mentre mi sento di consigliare un esotico a tutti coloro desiderino avere un bulldog di colorazione accattivante, con ridotte sensibilità respiratorie ed articolari. Ricordiamoci inoltre che ogni razza al mondo è nata dal meticciamento tra altre razze preesistenti e da soggetti autoctoni delle nazioni di origine, e prima del riconoscimento ufficiale erano essi stessi meticci, come lo sono attualmente gli esotici, non avendo l’approvazione e la tutela da parte dell’ Fci, anche se molte altre associazioni mondiali si stanno impegnando nella loro tutela e selezione.

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